Diario 1996-2009

Il periodico che ha fatto il miglior giornalismo italiano degli ultimi anni chiuderà i battenti definitivamente alla fine dell’anno. L’editore di Diario, Luca Formenton, ha annunciato la triste notizia nell’editoriale del numero di novembre, uscito oggi in edicola. Dopo le varie reincarnazioni (storicamente settimanale poi diventato quindicinale, infine convertito in mensile), la speranza che il giornale riuscisse ad avere un futuro credo fosse condivisa da tutti i lettori del mitico giornale  ‘iniziato’ da Enrico Deaglio e diretto negli ultimi tempi dall’amico Massimo Rebotti. Aver avuto la possibilità di collaborarci negli ultimi sei anni è stato un piacere ma soprattutto un onore, perché “Diario” ha rappresentato uno degli ultimi capitoli della migliore tradizione del giornalismo italiano, ormai sempre più ridotto a zerbino dei grandi potentati economici e asservito ai gruppi immobiliariari, bancari e finanziari. Forse sarò banale, ma mi viene da pensare che fosse un giornale troppo bello, colto e intelligente per poter durare a lungo in un paese come il nostro. Un saluto e un in bocca al lupo al direttore e a tutti i membri della mitica redazione, presente e passata.
RM

Speciale “Diario”: presentazione a Firenze

memoria09 Il numero speciale di “Diario” pubblicato in occasione del Giorno della Memoria (e tuttora in edicola) sarà presentato mercoledì 4 febbraio alle 18 presso la libreria Mel Bookstore di Firenze (via de’ Cerretani 16r, tel. 055287339).

Interverranno:

Silvano Sarti (presidente provinciale Anpi di Firenze)

Giovanni Gozzini (storico)

Massimo Rebotti (direttore di “Diario”)

Riccardo Michelucci (collaboratore di “Diario”)

Nove anni fa l’istituzione, per legge, della Giornata della Memoria in Italia, ricordo di quel 27 gennaio 1945 quando il campo di Auschwitz fu liberato. Ma quella legge è ancora attuale? Se lo chiede Diario, arrivato alla nona edizione del numero speciale della Memoria.
Tira un’aria di revisionismo della nostra storia: un segnale è la proposta di legge per equiparare partigiani e repubblichini. Sarà l’assalto finale alla memoria della Resistenza?
E quando per la prima volta in Italia si iniziò a parlare bene del Fascismo? Ci dovremmo poi aspettare anche una rivalutazione del «nazista buono», mero esecutore di ordini sbagliati?
Intanto nell’Europa dell’Est, a Budapest, si diffondono amnesie sullo sterminio degli ebrei e un crescente consenso tra i giovani accompagna una riedizione delle SS ungheresi.
Casi di memorie in giro per l’Italia. In una piazza di periferia di Roma è difficile mettere una corona d’alloro per un gruppo di partigiani fucilati; al contrario, vicino Modena, ex partigiani hanno lottato per impedire che la Casa del Popolo fosse rasa al suolo.
Viaggio tra le altre memorie: prove d’attentato nel vecchio Cile, l’ultimo desaparecido in Argentina, il processo impossibile ai Khmer rossi in Cambogia, l’enclave dei serbi in Kosovo, i muri ancora numerosi di Belfast dieci anni dopo la pace, gli eritrei a Milano e la paura della dittatura.

Giorno della Memoria, ecco lo speciale “Diario” del 2009

memoria09È uscito oggi il numero di “Diario” dedicato al Giorno della Memoria. Una consuetudine preziosa che si rinnova ormai da alcuni anni. Centocinquanta pagine da leggere e ricordare, possibilmente anche da diffondere, soprattutto tra i più giovani. Chi scrive vi ha contribuito con il pezzo dal titolo “In lutto contro Hitler e Videla”.