Avvenire, 17 gennaio 2025

Il veleno di Auschwitz era a rilascio lento, e una volta inoculato era capace di uccidere le sue vittime anche molto tempo dopo. Tra i sopravvissuti c’è chi si è tolto la vita o ha perso la ragione. Ma anche chi trovò la forza per ricominciare a vivere fu a volte tradito dal proprio fisico distrutto. Per molte donne deportate nei campi di concentramento il prezzo della sopravvivenza fu la sterilizzazione. Oltre alle indicibili violenze, alle privazioni e alle umiliazioni molte di esse furono costrette a subire mostruosi esperimenti medici che avrebbero segnato i loro corpi per sempre. Continua a leggere “Il dramma delle donne di Auschwitz”