Nord Irlanda: “la polizia fu complice dei killer lealisti”

Avvenire, 9 febbraio 2022

La polizia dell’Irlanda del Nord fu complice degli squadroni della morte lealisti protestanti nell’ultima fase del conflitto anglo-irlandese. Ad affermarlo è il rapporto che il Police Ombudsman, il Difensore Civico della polizia nordirlandese, Marie Anderson ha reso noto ieri, dimostrando con prove schiaccianti l’esistenza di una prassi sistematica di collusione tra gli agenti e i gruppi paramilitari lealisti. In un documento lungo circa 350 pagine Anderson si dice “profondamente preoccupata” per il ruolo attivo della polizia nella campagna di omicidi indiscriminati di civili compiuta tra il 1990 e il 1998, ovvero nella fase cruciale del processo di pace. Tutte le vittime erano cattoliche: tra gli attentati oggetto del rapporto c’è il famoso “massacro dell’ufficio scommesse” del 5 febbraio 1992, in cui cinque persone – tra cui una madre di due bambini e un ragazzo di 15 anni – furono massacrate a sangue freddo a colpi di pistola in un attacco di natura settaria davanti a un allibratore. Sabato scorso una folla commossa si è riunita sul luogo della strage, in Ormeau Road, a Belfast, per commemorare il trentesimo anniversario dell’attentato, sul quale erano emersi fin da subito fondati sospetti che i killer avessero agito d’intesa con le forze di polizia. Il rapporto del Police Ombudsman ha fugato ogni dubbio, rivelando che le armi usate dai paramilitari provenivano da una caserma dell’esercito britannico e a fornirle furono gli agenti, che poi distrussero tutte le prove sul caso. L’indagine del Difensore Civico si è concentrata anche su altri sette attentati relativi a omicidi e tentati omicidi commessi dal gruppo paramilitare lealista protestante Ulster Defence Association, che si rese responsabile di 56 omicidi a Belfast nella prima metà degli anni ‘90. Anderson ha identificato almeno otto membri del gruppo paramilitare che erano in realtà informatori della polizia e avrebbero potuto riferire sulle attività dell’organizzazione, ma non lo fecero. La tempistica di quegli attentati fu tutt’altro che casuale. I gruppi armati lealisti decisero di lanciare una campagna di attacchi settari contro i civili per diffondere il terrore nella comunità cattolica proprio mentre l’IRA stava lavorando al cessate il fuoco che avrebbe spianato la strada al processo di pace.

Un pensiero riguardo “Nord Irlanda: “la polizia fu complice dei killer lealisti””

  1. i britannici oggi con l’ucraina si comportano ugualmente a come fecero durante i Troubles: nel nome della pace assassinano i presunti nemici fornendo armi ai lealisti, utilizzando come alibi il terrorismo dell’Esercito Repubblicano

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