S’intitola “Indignez-vous!” (indignatevi), supera appena le trenta pagine e con quasi un milione di copie vendute è già diventato uno dei più clamorosi casi editoriali francesi degli ultimi anni. L’autore del libretto è il 93enne Stephane Hessel, ex combattente della Resistenza al nazismo, che lancia un passionale appello all’indignazione e all’impegno politico di fronte alle ingiustizie del mondo contemporaneo. Non pochi intellettuali d’Oltralpe l’hanno già accusato di superficialità per i suoi temi piuttosto generici, eppure ha convinto il pubblico, costringendo parecchi editori a una vera e propria asta internazionale per ottenere i diritti di traduzione.
Con il suo libro, Hessel chiede alla società francese di recuperare i valori della Resistenza e di recuperare ambizioni e voglia di cambiare la società: “Il motivo di base della Resistenza era l’indignazione. Noi, veterani di quel movimento, chiediamo alle giovani generazioni di far rivivere gli stessi ideali”, scrive. Punta il dito sul divario crescente fra i “molto ricchi” e i “molto poveri”, contro “la dittatura dei mercati finanziari”, contro l’erosione delle conquiste della Resistenza francese, vedi un sistema pensionistico solidale e il sistema di sicurezza sociale. Non mancano le allusioni dirette a Nicolas Sarkozy e la rabbia scatenata dalla sua politica fiscale, studiata “a misura” per favorire i ceti più abbienti. Si scaglia inoltre contro il trattamento riservato ai clandestini. E ai Rom, buttati fuori dalla Francia spesso senza neppure uno straccio di sentenza giudiziaria. “Comprarlo è un atto militante – ha scritto il quotidiano Liberation – un gesto di comunione, la partecipazione a un’emozione collettiva”.