“Troppi intellettuali russi hanno chiuso gli occhi sul regime”

Intervista a Sergej Lebedev
Avvenire, 19 aprile 2022

“Un solco profondo divide gli ucraini dai russi. Oggi in Ucraina vediamo il coraggio, la responsabilità, la solidarietà. In Russia soltanto la negazione della realtà, l’impotenza o la lealtà verso i criminali. L’idea di vicinanza, o fratellanza delle Nazioni, come si chiamava ai tempo dell’Unione Sovietica, è stata usata dai russi come strumento di dominio. Adesso parlare di vicinanza è persino irrispettoso nei confronti delle sofferenze degli ucraini”. Lo scrittore moscovita Sergej Lebedev, 41 anni, una delle voci più autorevoli della letteratura russa contemporanea, pronuncia un duro atto d’accusa nei confronti del suo Paese e non lesina critiche neanche nei confronti degli intellettuali russi, spiegando che “negli ultimi vent’anni hanno chiuso gli occhi di fronte al regime”. Continua a leggere ““Troppi intellettuali russi hanno chiuso gli occhi sul regime””