Immaginate che le strategie politico-editoriali di prestigiose testate tedesche come Der Spiegel o Die Zeit impongano un giorno di allegare ai giornali i dvd con i discorsi di Hitler. Immaginate che magari i titoli di queste pubblicazioni di presunto valore documentaristico suonino più o meno così: “Il Fuhrer, le parole, gli applausi”. Scoppierebbe sicuramente un putiferio, i due giornali sarebbero messi all’indice dall’Unione europea, fioccherebbero centinaia, se non migliaia, di disdette agli abbonamenti alle rassegne stampa internazionali. Forse la Cancelliera Merkel si sentirebbe in dovere di intervenire con parole rassicuranti per prendere le distanze da tale iniziativa di non troppo vago sapore nostalgico. E’ fantascienza: tutto ciò in Germania non succederà mai. Succede invece qualcosa di molto simile in Italia, nel 2010. Proprio in questi giorni, il quotidiano “Libero” (nomen omen??..) distribuisce ai suoi poveri lettori ben 6 dvd dal titolo, appunto, “Il Duce, le parole, gli applausi”. E non si tratta neanche di iniziativa commerciale, visto che i dischi di propaganda con i discorsi del Duce vengono distribuiti addirittura in regalo…Mussolini condottiero? Mussolini statista? A quando l’intitolazione di una via o di una piazza in suo onore? Niente stupirebbe o scandalizzerebbe nessuno in un paese che più passa il tempo e più appare attratto dal fascismo eterno, sia attraverso espressioni nostalgiche, sia sotto forme “televisive” moderne ed edulcorate. Con buona pace del reato di apologia del fascismo (previsto dalla Costituzione e atttuato da una legge dello Stato).
Intanto, pochi giorni fa, sei cliniche private della Tosinvest, la società del gruppo Angelucci (proprietari, per l’appunto, di “Libero”) sono state poste sotto sequestro da quei comunisti della Corte dei Conti per un presunto danno erariale di 134 milioni di euro a danno della Regione Lazio. L’ipotesi di reato? Prestazioni irregolari e finti ricoveri. Solo un anno fa Giampaolo Angelucci (figlio di Antonio, deputato del PdL) fu arrestato con l’accusa di truffa a danno del Servizio Sanitario Nazionale per 170 milioni di euro, attraverso la fatturazione di prestazioni sanitarie mai effettuate o effettuate in assenza delle prescritte autorizzazioni. Ai malati, non medicine ma un bel dvd del Duce…
RM