L'”armadio della vergogna” contro “La vergogna dell’armadio”. Il titolo del libro di Franco Giustolisi, giornalista che denunciò sull’«Espresso» l’occultamento di 695 fascicoli riguardanti le stragi naziste in Italia, viene ribaltato dal saggio di Maurizio Cosentino, che contesta alcuni dati ritenuti acquisiti: innanzitutto non ci fu nessun armadio con le ante rivolte verso il muro in cui sarebbe stata occultata la documentazione; il procuratore militare generale Enrico Santacroce, morto nel 1975, non impedì lo svolgimento dei processi ma anzi inviò moltissimo materiale alle varie procure; non regge nemmeno la tesi della ragion di Stato secondo cui i ministri Taviani e Martino nella seconda metà degli anni Cinquanta avrebbero invitato a rallentare l’attività processuale contro i criminali di guerra per favorire la serena integrazione della Repubblica federale tedesca nel blocco occidentale. Continua a leggere “Stragi naziste: dubbi sull’”armadio”, certezze sulla “vergogna””