L’inferno ucraino di Zhadan

Avvenire, 22 gennaio 2021

Gli echi dell’ultima guerra europea ci sono arrivati da lontano, quasi impercettibili. Abbiamo smesso di ascoltarli troppo presto, anche prima che scoppiasse la pandemia, fino quasi a dimenticarci che nella remota periferia orientale del Vecchio continente prosegue ancora oggi un conflitto scoppiato nella primavera del 2014. Solo l’arma potente della letteratura poteva riportarcelo alla memoria fino a farcene percepire i suoni, gli odori e le sensazioni ma rifuggendo al tempo stesso ogni retorica. Ci è riuscito alla perfezione Serhij Zhadan, considerato il più importante scrittore ucraino contemporaneo, con un poderoso affresco sugli orrori e le assurdità di una guerra che “non ha niente di eroico, di ideologico o di predeterminato”. Continua a leggere “L’inferno ucraino di Zhadan”