Una sola Irlanda dopo cent’anni in solitudine

Il venerdì di Repubblica, 31 dicembre 2021

Belfast, Falls road. Murale raffigurante Bobby Sands (foto di Riccardo Michelucci)

In questo 2021 che si conclude, l’Irlanda del Nord ha compiuto cent’anni ma a nessuno è venuto in mente di festeggiare. L’entrata in vigore della Brexit, poi, ha segnato inequivocabilmente la fine di un esperimento politico solcato da decenni di sangue e violenza. Mary Lou McDonald, presidente del Sinn Féin – ormai il principale partito in tutta l’isola – è stata piuttosto chiara in proposito: “La divisione dell’Irlanda è stata una catastrofe che ancora oggi divide il nostro popolo”. A imporla fu il governo britannico, per cercare di risolvere una volta per tutte la questione irlandese. Nel 1921 Londra tracciò i confini in modo del tutto arbitrario, mantenendo il controllo della zona industrializzata dell’isola e assicurando una maggioranza di due terzi ai protestanti. Ma invece di risolvere il problema lo incancrenì: lo stato dell’Irlanda del Nord degenerò subito nel caos e nella guerra, ritrovando la pace soltanto in tempi recenti, con l’Accordo del Venerdì Santo del 1998. Continua a leggere “Una sola Irlanda dopo cent’anni in solitudine”