Il venerdì di Repubblica, 4 febbraio 2022
da Belfast
Quello di Linda Ervine era un sogno talmente velleitario da sembrare quasi folle: trasformare la lingua irlandese in un ponte culturale facendola rivivere nel cuore della roccaforte unionista protestante di East Belfast. Un’utopia all’apparenza irrealizzabile, considerando che l’antico idioma dell’isola è un forte elemento identitario associato da sempre all’altra parte della barricata, ovvero agli indipendentisti cattolici che sognano la riunificazione dell’Irlanda. “All’inizio molti abitanti del quartiere mi presero per pazza, ho ricevuto offese, minacce e intimidazioni – ci racconta -. Persino alcuni amici smisero di rivolgermi la parola”. Ma niente avrebbe fermato questa donna gentile e determinata che in pochi anni è riuscita a rovesciare gli stereotipi e a far venir meno, poco alla volta, molti equivoci che ruotano attorno alla lingua irlandese. Fino a trasformarla in un’opportunità di riconciliazione tra due comunità divise da lungo tempo. Continua a leggere “Vi insegno io il gaelico per vivere in santa pace”