(Intervista al premio Nobel turco uscita anche su “Avvenire” di oggi)
“Non ho mai detto di essere un ponte tra Oriente e Occidente. Questo è un luogo comune cui vengo comunemente associato e che intendo sfatare. Io non sono un diplomatico: sono uno scrittore che scrive con rabbia e ira. Per me la letteratura non è un esercizio di diplomazia ma una forma di espressione”. Giunto a Firenze per ricevere la laurea honoris causa in studi letterari e culturali internazionali, Orhan Pamuk approfitta della prima tappa del suo viaggio in Italia per riaffermare con forza la sua identità di scrittore fuori dagli schemi, difficilmente catalogabile. “Certo se le persone che leggono i miei libri li interpretano come un messaggio di tolleranza e di confronto tra le culture sono contento, ma non è quello l’obiettivo dei miei romanzi. Io non voglio fare politica con le mie opere”. Continua a leggere “Pamuk: la letteratura è tolleranza”