La Chiesa del Papa popstar

di Massimo Fini

Papa Wojtyla è stato beatificato a soli sei anni dalla morte, caso unico nella storia della Chiesa che in queste faccende è sempre stata cauta. Il popolo lo voleva “Santo subito”. Ma trascorso lo spirito dell’epoca, avido di fretta e di “eventi”, io credo che Giovanni Paolo II passerà alla storia come il Papa che ha rischiato di distruggere ciò che resta della Chiesa cattolica e del senso del sacro in Occidente. E questo è, in apparenza, doppiamente paradossale. Perché nessun Pontefice è stato così popolare come Papa Wojtyla. Non lo è stato il problematico Paolo VI, non lo fu l’ascetico e ieratico Pio XII. Non ebbe il tempo di esserlo Papa Luciani. Solo Giovanni XXIII gli si può forse avvicinare, ma regnò cinque anni mentre Wojtyla in un quarto di secolo ha avuto più tempo per affermare la propria potente personalità. È inoltre paradossale perché il Papa polacco, nelle sue strutture più intime era portatore di valori spirituali forti, tradizionali, premoderni, addirittura pretridentini e quindi particolarmente adatto a rilanciare la Chiesa in un’epoca in cui, proprio in reazione ad una Modernità trionfante e dilagante che ha fatto terra bruciata del sacro, si fa sentire il bisogno di un ritorno a quei valori religiosi o comunque a dei valori che la società laica non ha saputo dare. Eppure mentre la popolarità di Wojtyla è andata sempre crescendo, fino all’apoteosi della sua esibita agonia e della sua morte, nello stesso tempo, sono crollate le vocazioni (crisi del sacerdozio e degli ordini monacali) e la fede, almeno in Occidente, si è intiepidita fino a ridursi a vuota forma. Come si spiega questo duplice paradosso? Con una situazione strutturale della società contemporanea estremamente negativa per il magistero spirituale della Chiesa, che però Wojtyla ha contribuito, in modo notevole, ad aggravare proprio con i modi e i mezzi con cui ha raggiunto la sua straordinaria popolarità.
In linea generale la crisi della Chiesa in Occidente deriva dal fatto che il mondo industrializzato si è da tempo desacralizzato. Continua a leggere “La Chiesa del Papa popstar”

“La cattiva educazione”: l’Irish Times sui preti pedofili

Un’intera nazione sconvolta dal rapporto della Commissione sugli abusi sui minori, secondo cui stupri e molestie erano “endemici” nelle scuole industriali e negli orfanotrofi gestiti dalla Chiesa cattolica. Il noto editorialista dell’Irish Times Fintan O’Toole si chiede come possa una società aver consegnato i propri figli a “un sistema di terrore”.

Il sadismo organizzato inflitto ai bambini dalla Chiesa cattolica e dallo stato, rivelato dalla Commissione sugli abusi sui minori, è troppo grave per essere accettato. Tra il 1936 e il 1970, 170mila bambini sono stati consegnati alle circa 50 scuole industriali, più di un bimbo su cento nella fascia d’età in questione. Dato che le cifre sono difficili da concepire, è meglio concentrarsi su singole immagini. Uno dei Padri si era arrabbiato con un alunno troppo lento a rispondere: “Colpì il ragazzo, gli prese la testa e la sbattè contro il banco. I calamai si rovesciarono, era tutto coperto di sangue e inchiostro.” Il ricordo di un bimbo dell’uomo che lo picchiava: “Era come un lupo. Spalancava le mascelle e mostrava i denti…” Il Padre che accese la radio a tutto volume quando un bambino gli fu portato in stanza. Gli disse: “togliti quel pigiama, puoi gridare quanto ti pare, piccolo bastardo”. Continua a leggere ““La cattiva educazione”: l’Irish Times sui preti pedofili”