da Avvenire
Quella che Joseph Conrad definì “la più grande corsa al saccheggio che abbia mai sfigurato la storia della coscienza umana” fu persino musealizzata per volere del suo principale ispiratore. Nei giorni dell’esposizione universale di Bruxelles del 1897, re Leopoldo II del Belgio, divenuto l’unico proprietario del cosiddetto Stato Libero del Congo, fece allestire uno zoo umano nel parco della proprietà reale di Tervuren, alla periferia della capitale. Le popolazioni africane vennero messe in mostra come bestie rare: tre donne e quattro uomini morirono durante i giorni della manifestazione. I loro nomi sono rimasti incisi ancora oggi su lastre grigie all’ingresso del Museo reale dell’Africa centrale, la vetrina del possedimento personale del satrapo belga. Continua a leggere “Serve un museo sulla storia del colonialismo”