Real IRA, un’altra vittima della faida interna

È stata un’esecuzione in piena regola, come non se ne vedevano più in Irlanda da almeno quattro anni. Aidan O’Driscoll, 37 anni, figura di spicco della Real IRA, organizzazione paramilitare repubblicana contraria agli Accordi di pace del 1998, è stato freddato in pieno giorno da una serie di colpi di pistola sparati prima alle spalle e poi a distanza ravvicinata, mentre era a terra ferito. L’aggressione è avvenuta nel pomeriggio del 7 dicembre nei pressi della chiesa dell’Annunciazione, non lontano dal centro di Cork, la cittadina della Repubblica d’Irlanda dove la vittima viveva dopo il suo rilascio dal carcere. Un uomo a volto scoperto è stato visto scappare e più tardi sono state ritrovate due auto incendiate che si ritiene siano state utilizzate nell’attentato. O’Driscoll è morto qualche ora dopo in ospedale e finora nessun gruppo ha rivendicato il suo assassinio, ma secondo la polizia si tratta senza alcun dubbio di una vendetta delle bande che controllano lo spaccio di stupefacenti nell’isola. Ritenuto responsabile di numerosi omicidi legati a quell’ambiente, l’uomo era stato Capo di stato maggiore della Real IRA – che da tempo estorce denaro agli spacciatori – ma nel 2013 i suoi stessi compagni l’avevano punito sparandogli alle gambe per essersi intascato i proventi delle estorsioni. Secondo gli inquirenti la sua morte rischia adesso di riaccendere il sanguinoso scontro tra i gruppi repubblicani dissidenti e i trafficanti di droga che negli ultimi anni ha causato numerosi morti.
RM

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