Avvenire, 12 luglio 2022
Prima che fosse divorato dalle fiamme in una mattina d’inizio estate di cento anni fa, il Public Record Office di Dublino era uno degli archivi più ricchi e importanti d’Europa. La sua distruzione fu uno dei momenti cruciali della guerra civile che scoppiò dopo la divisione dell’Irlanda imposta da Londra nel 1922. Bastarono poche ore per ridurre in cenere secoli di storia. I ribelli irlandesi contrari alla creazione dell’Irlanda del Nord si erano asserragliati all’interno delle Four Courts, l’imponente edificio neoclassico affacciato sul fiume Liffey che ospita la suprema corte di giustizia della capitale. Dopo giorni d’assedio da parte delle truppe governative una violenta esplosione squassò i cieli di Dublino e distrusse l’ala del palazzo che conteneva l’archivio di Stato. Lo scrittore Ernie O’Malley, che combatté a fianco dei ribelli, raccontò: “una densa nuvola di fumo si sollevò intorno agli edifici e poi si allontanò lentamente. Svolazzanti su e giù contro la massa nera c’erano fogli di carta bianca; sembravano uccelli sospesi nell’aria”. Continua a leggere “Dublino, l’archivio rinato 100 anni dopo”