L’eredità di Seamus Heaney

Avvenire, 13.11.2016

Il testamento artistico e umano di Seamus Heaney sarà ospitato nella piccola cittadina di Bellaghy, nel nord dell’Irlanda, nel nuovo centro culturale polivalente dedicato alla vita e all’opera di uno dei più grandi poeti contemporanei. Se l’avessero realizzato a Belfast, a Derry, o a Dublino non avrebbe avuto lo stesso significato, perché l’anima del premio Nobel morto nel 2013 è sempre rimasta in questo villaggio popolato da appena un migliaio di abitanti. Heaney nacque qui nel 1939 e trascorse l’infanzia nella casa colonica dove suo padre lavorava come fattore. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale frequentò la scuola elementare nel vicino villaggio di Anahorish e riuscì a continuare gli studi grazie alle borse di studio che ottenne prima per il collegio cattolico di Saint Columb, a Derry, e poi per la Queen’s University di Belfast. Ma anche quando spiccò il volo verso una straordinaria carriera accademica negli Stati Uniti, il paesaggio rurale di Bellaghy sarebbe sempre rimasto il centro del suo mondo interiore, il principale luogo d’ispirazione degli straordinari versi con cui il bardo irlandese ha esplorato a fondo la natura umana.

Il nuovo Seamus Heaney HomePlace
Il nuovo Seamus Heaney HomePlace

Da tre anni Heaney riposa qui, nel piccolo cimitero della chiesa del paese, e la sua lapide riporta uno dei suoi versi più famosi “Walk on air against your better judgement” (“Cammina sull’aria contro ogni buon senso”). E proprio a pochi passi dal luogo che ospita la sua tomba sorge il nuovissimo Seamus Heaney HomePlace, realizzato in stretta collaborazione con la famiglia del poeta, che ha seguito e autorizzato ogni singolo passaggio del progetto. Costato oltre quattro milioni di sterline, il centro sorge negli spazi della ex stazione di polizia di Bellaghy, un’enorme caserma fortificata che fino a poco tempo fa era un lugubre retaggio dei tempi del conflitto anglo-irlandese. L’importanza anche simbolica della riconversione di uno spazio che richiamava alla memoria i tempi bui dei Troubles è stato sottolineato da uno dei figli di Heaney, Michael. “Mio padre sarebbe felicissimo di vederlo trasformato in un luogo dedicato alla cultura”, ha detto. Al suo interno potrà essere visitata la grande mostra multimediale permanente sulla vita e le opere di Heaney, collocata su due piani dell’edificio e contenente i manoscritti originali delle sue opere, foto di famiglia e molti oggetti personali – a cominciare dal suo inseparabile cappotto e dalla sua scrivania. Sarà messo liberamente a disposizione del pubblico anche il prezioso archivio audiovisivo con le poesie lette dalla viva voce del premio Nobel, i video realizzati dai suoi amici e colleghi e altro materiale finora inedito. Negli oltre 2000 mq del centro sono stati realizzati inoltre una biblioteca, aule per conferenze e seminari, un teatro con duecento posti a sedere e una caffetteria. Già allestito anche il programma culturale del primo anno di attività, intitolato “Dodici mesi, dodici libri” e incentrato sulle dodici raccolte di poesie pubblicate da Heaney: inizierà in ottobre con Morte di un naturalista per concludersi nel settembre 2017 con Catena umana. Secondo un altro grande poeta irlandese, Michael Longley, coetaneo e grande amico di Heaney, il centro è pronto per diventare “la cassa di risonanza mondiale delle sue opere”.
RM