Makov: “la mia arte nasce dal cuore di Kharkiv”

Avvenire, 30 giugno 2022

“Credo che l’arte possa aiutarci a superare il dramma della guerra. Le nuove opere alle quali sto lavorando sono ispirate al martirio dell’Ucraina ma non intendono drammatizzare la realtà, né spaventare il pubblico”. Pavlo Makov ha trovato rifugio da alcune settimane nel nostro Paese. Qui si sente come a casa anche perché padroneggia molto bene la lingua italiana. Da quando è stato costretto a lasciare Kharkiv, l’artista che rappresenta l’Ucraina alla 59esima edizione della Biennale internazionale di arte contemporanea ha scelto di trasferirsi a Firenze, dov’è stato accolto da alcune delle più prestigiose istituzioni culturali cittadine. “Dopo aver terminato l’allestimento del padiglione ucraino all’Arsenale di Venezia mi sono messo al lavoro su altre opere in vista di una mostra che terrò proprio qui a Firenze in autunno, che sarà ovviamente dedicata al mio Paese”.
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