DDR, quando la poesia divenne un’arma contro l’Occidente

Avvenire, 15 aprile 2022

Berlino est, 1982. Un gruppo di uomini inizia a ritrovarsi una volta al mese all’ora del tè per discutere di poesia e letteratura. Studiano il pentametro giambico utilizzato da Shakespeare, le rime incrociate, i sonetti di Petrarca. Si cimentano nella scrittura di versi e poi li leggono a voce alta. Non sono dissidenti del regime comunista o intellettuali amanti della libertà bensì spie, ex agenti, giovani reclute e veterani della Seconda guerra mondiale. La stanza che li accoglie è infatti tappezzata di ritratti di Lenin e di Erich Honecker, leader della Germania orientale, e si trova all’interno del Ministero per la sicurezza dello Stato nel quartiere di Adlershof, un luogo così segreto da non essere nemmeno presente nelle mappe della città. Continua a leggere “DDR, quando la poesia divenne un’arma contro l’Occidente”