Sembra una barzelletta, ma tra i molteplici attestati di stima e amicizia offerti dal nostro paese al dittatore libico Muhammar Gheddafi stava per esserci anche una laurea honoris causa in giurisprudenza. Stava per assegnargliela l’Università di Sassari meno di due anni fa, senza farsi troppi scrupoli del fatto che il satrapo di Tripoli non fosse mai stato eletto democraticamente e che soprattutto non avesse – coerentemente – mai sottoscritto i trattati internazionali sui diritti umani. Il preside dell’Ateneo, il docente di diritto romano Giovanni Lobrano, ebbe il coraggio di dichiarare congolante alla stampa: “il conferimento della laurea honoris causa al presidente Gheddafi da parte di una facoltà che si pone certamente in un contesto diverso da quelle islamico contribuisce a un processo già in corso di dialogo e di conoscenza reciproca fra sistemi giuridici diversi ma convergenti nel Mediterraneo. Anche se ho proposto io la cosa e ho votato a favore, è mia abitudine scientifica non attribuirmi meriti che non ho. Non posso definirla come una mia iniziativa ma sicuramente la proposta in facoltà l’ho fatta io. Prima ne ho parlato con alcuni colleghi anziani e poi con il Magnifico rettore, Alessandro Maida. In particolare, ci siamo fatti carico di renderci conto se ci poteva essere una disponibilità, un’attenzione politico diplomatica per l’iniziativa. Poi veramente di più non posso dire perché non si tratta di questioni personali di cui posso disporre. Su alcune cose sono veramente impegnato alla riservatezza”.
Contro la proposta – che secondo alcuni era arrivata direttamente dall’ex ministro sardo Giuseppe Pisanu – si mossero i Radicali, presentando un’interrogazione ai Ministri degli Esteri e dell’Università. L’idea di assegnare l’onorificenza venne approvata a maggioranza dal Consiglio di facoltà e poi avallata dal Rettore, ma alla fine si arenò di fronte al clamore suscitato da un crescente coro di proteste. Il vergognoso progetto fu definitivamente affossato con lo spostamento del G8 da La Maddalena a L’Aquila.
RM